Gli interventi realizzati in nove rifugi del territorio di Margreen si sono concentrati su due ambiti prioritari della Green Community delle Valli Vermenagna, Gesso e Stura finanziata dal PNRR. Il primo riguarda la gestione integrata della risorsa idrica, mediante la realizzazione di opere e l’installazione di attrezzature innovative per l’approvvigionamento e lo stoccaggio dell’acqua in quota,  in risposta agli effetti dei cambiamenti climatici. Il secondo, la riduzione dei rifiuti derivanti dal consumo di acqua confezionata, grazie all’installazione di potabilizzatori che permettono ai frequentatori dei rifugi di riempire le proprie borracce in sicurezza, limitando l’uso di bottiglie di plastica.

Con il bando, emesso la scorsa primavera, sono stati selezionati nove progetti riguardanti rifugi di proprietà del Club Alpino Italiano, come il Morelli-Buzzi e il Remondino a Valdieri, l’Ellena-Soria a Entracque del CAI Cuneo, il Federici-Marchesini-Pagarì (Entracque) e il Bozano (Valdieri) della Sezione di Genova, il Migliorero del CAI Fossano e il Laus – De Alexandris Foches del CAI Savona a Vinadio, oltre agli interventi nei Rifugi Questa e Valasco (Valdieri) di proprietà di un privato.

Ciascun investimento è stato sostenuto con un contributo del 100% (esclusa IVA), fino ad un importo di spesa massima di 30.000 €, grazie a una dotazione finanziaria totale disponibile sul bando di circa 300.000 €. Va segnalato che molti progetti hanno richiesto una spesa maggiore rispetto a quella  massima ammissibile, sostenuta, a seconda dei casi, dalle sezioni CAI proprietarie o dai gestori.

L’obiettivo generale del bando Margreen è stato pienamente soddisfatto, anche grazie alla rapidità con cui sono stati realizzati gli interventi, rispondendo all’urgente necessità di sopperire alla carenza di acqua registrata negli ultimi anni in alta quota, garantendo nel contempo una maggiore tutela dell’ambiente e delle risorse naturali.

Significativa sarà l’azione di informazione che svolgeranno il CAI e i gestori dei rifugi per illustrare la finalità degli interventi realizzati e il miglioramento del servizio offerto, ma anche l’importanza di ridimensionare le esigenze personali in termini di consumo idrico. Una maggiore consapevolezza da parte degli escursionisti e degli alpinisti del contesto sensibile in cui trovano a soggiornare li renderà parte di un processo virtuoso, con importanti ricadute sulla qualità dell’ambiente.

Di seguito, una sintesi degli interventi realizzati:

In Valle Stura al Rifugio Migliorero sono state sostituite le tubazioni deteriorate ed è stato inserito un apparecchio di debatterizzazione a raggi UV, migliorando in questo modo la gestione sostenibile della risorsa idrica e riducendo l’utilizzo di bottiglie in plastica.

Al Rifugio Laus – De Alexandris Foches è stato rinnovato l’impianto di depurazione delle acque reflue con installazione di nuova fossa Imhoff e pozzo perdente, mentre la fossa preesistente è stata messa in sicurezza adeguandola al collegamento della rete idrica interna.

In Valle Gesso, l’intervento al Rifugio Morelli-Buzzi ha previsto l’installazione di pannelli solari termici con nuovo termoaccumulo per la produzione di acqua calda sanitaria, integrato al serbatoio esistente. E’ stato realizzato inoltre un sistema di potabilizzazione alimentato da pannello fotovoltaico e sono state apportate alcune migliorie strutturali per l’alloggiamento degli impianti.

Nel Rifugio Bozano è stata realizzata una vasca chiusa per la raccolta di acqua potabile, con platea in calcestruzzo, pareti armate e impermeabilizzate e soletta di copertura in pietra, rivestita esternamente da legno di larice per migliorare l’inserimento paesaggistico.

Intervento finalizzato all’approvvigionamento idrico anche al Rifugio Federici-Marchesini al Pagarì, con aggiunta di una scala di servizio, di una recinzione protettiva, di un impianto in acciaio inox con ingresso da monte e uscita regolabile per l’allaccio alla rete esistente. 

L’operazione svolta grazie alle risorse del progetto Margreen si inserisce in un contesto alpino estremamente unico: attorno al gruppo Clapier-Maledìa-Gelàs infatti, si trovano i ghiacciai più meridionali della Alpi, a meno di 50 chilometri in linea d’aria dal Mediterraneo. La loro posizione ha reso queste appartate distese di ghiaccio particolarmente sensibili ai cambiamenti climatici dell’ultimo secolo. Oggi i ghiacciai sono scomparsi o ridotti a magri lembi di neve perenne e detriti, non più in grado di creare sufficienti riserve d’acqua per la stagione di apertura. Già da tempo l’attività del rifugio si fa sentinella e portavoce degli effetti del cambiamento climatico attraverso l’educazione ambientale e sensibilizzazione del pubblico.

Al Rifugio Remondino sono stati realizzati un sistema di raccolta delle acque meteoriche e una cisterna prefabbricata, collocata in nuovo locale tecnico interrato con la struttura in calcestruzzo armato coibentata e rivestita in pietra locale; è stato anche installato un serbatoio di stoccaggio per usi non potabili (wc, lavastoviglie, lavatrice) con pompa sommersa e impianto inox di distribuzione.

Al Rifugio Questa per ottimizzare l’approvvigionamento e il consumo di acqua, sono stati  installati uno scaldabagno verticale a legna collegato alla rete idrica interna e un degrassatore a servizio della cucina. E’ inoltre stata stata sostituita la fossa Imhoff con un nuovo manufatto di maggiore capacità, e inserito un nuovo impianto di potabilizzazione a microfiltrazione manuale con lampada UV ed infine un novo erogatore da banco per acqua naturale e frizzante destinato agli ospiti.

Ed infine, al Rifugio Ellena-Soria è stato consolidato il sistema di presa e messa in sicurezza della condotta idroelettrica con integrazione di massi, chiodature, getti di calcestruzzo e interramento di un tratto soggetto smottamenti, garantendo così la continuità della fornitura elettrica.

Il progetto Margreen, anche in questa occasione, si conferma un modello virtuoso di collaborazione tra enti locali e gestori del territorio, volto a promuovere un turismo montano più consapevole, sostenibile e attento alle sfide ambientali.